Sguardi sospesi tra futuro e passato
CINEMA. “Alice nella città” e le giovani generazioni
Torna all’Auditorium Parco della Musica di Roma (ma anche all’Auditorium della Concicliazione e in un paio di altre nuove sedi), dal 14 al 2a ottobre, Alice nella città, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma, dedicata agli esordi e alle nuove generazioni. La manifestazione cinematografica è nata nel 2003 ed è confluita nel 2006 nella Festa del Cinema di Roma, con l’obiettivo primario di promuovere la creatività e il talento dei giovani cineasti.
Da sempre attenta ai temi legati alle nuove generazioni, la manifestazione (giunta alla 19ª edizione) nel corso degli anni ha raccolto esordi alla regia, conferme originali e grandi anteprime, cercando di rivelare la vitalità del cinema pensato e realizzato dai giovani, anche per i giovani. Quest’anno i promotori hanno indicato un obiettivo preciso: “osservare il mondo con lo sguardo di un bambino”.
CINEMA. I sentimenti di Samir finiscono in trappola
Love Will Come Later è il primo lungometraggio della documentarista svizzera Julia Furer, emette in scena i tormenti esistenziali di Samir, giovane marocchino alla ricerca del vero amore.
Presentato in prima mondiale allo Zurich Film Festival, il documentario di Julia Furer regala il ritratto sincero di un ragazzo alla ricerca di una felicità che si scontra con i precetti famigliari e le regole di una società sempre più codificata. Cos’è il vero amore? Può un sentimento così profondo e destabilizzante essere vissuto al di fuori di un quadro preciso che lo incanala e regola? Sono solo alcune delle domande alle quali Samir cerca di dare risposte, confrontandosi tanto con la mentalità occidentale importata dalle numerose turiste che frequentano gli hotel di Marrakech, quanto con i discorsi ipertradizionalisti delle sue sorelle. Incapace di rinunciare alla sua identità e cultura e allo stesso tempo desideroso si scappare lontano per vivere i suoi sentimenti in tutta libertà, Samir si sente intrappolato in un Marocco pieno di contraddizioni.
FOTOGRAFIA. “L’altro sguardo” di Adolfo Porry-Pastorel, padre del fotogiornalismo
Fino al 24 ottobre resta visitabile, a Palazzo Braschi di Roma, la prima grande personale dedicata all’apripista dei fotoreporter italiani: un pioniere dell’immagine politica, di costume, della società. Un autore all’origine del nostro modo di guardare nella notizia. La grande mostra fotografica e multimediale L’altro sguardo racconta in che modo sia nata, in Italia, l’arte della notizia per immagini, ossia il modo più comune con cui quotidianamente ci aggiorniamo e conosciamo l’attualità che ci circonda. Porry-Pastorel è stato anche il progenitore dei “paparazzi”, ma soprattutto il pioniere di un mestiere e un’arte grazie a cui da più di un secolo l’opinione pubblica vede “quello che succede” (fatti, avvenimenti, personaggi) e partecipa alla vita sociale del paese.
Classe 1888, professionista fotografo a 20 anni prima al Messaggero, poi al Giornale d’Italia e La Voce, sperimentatore ardito di tecniche di stampa e trasmissione delle immagini, e di stratagemmi infiniti per procacciarsi eventi e scoop, tra le due guerre Pastorel è riuscito a passare per “il fotografo di Mussolini” e contemporaneamente per un fastidioso scrutatore del regime, ha avuto accesso alle stanze intime del governo e del potere ma è stato anche attenzionato dalla censura fascista, raccontando nel contempo come pochi il costume, il tempo libero, le nuove abitudini di vita degli italiani. Ha posto le basi del fotogiornalismo, narrando il dietro le quinte della politica e del quotidiano.
FOTOGRAFIA. “Bitume Photofest”,
giovani artisti visuali in Salento.
Il Polo biblio-museale di Lecce ospita sino a fine ottobre, nel Museo di Castromediano, una rassegna incentrata sull’opera di otto giovani artisti visuali provenienti da tutta Italia, i cui progetti sono una sintesi di ciò che di buono e interessante sta accadendo tra le nuove generazioni. Bitume Photofest è un festival urbano di fotografia contemporanea che dal 2014 promuove la cultura fotografica, ponendosi come crocevia di talenti nazionali e internazionali della cultura visuale, e sonda anche importanti e complessi fenomeni sociali.