Crescere e servire
Il mondo dell’associazionismo casertano si è dato appuntamento lo scorso 23 maggio al Teatro Comunale di Caserta chiamando a raccolta oltre 400 studenti delle scuole medie e superiori della città per mostrare ai giovani la bellezza di mettersi a servizio degli altri. A testimoniarlo, non soltanto volontari casertani ma anche tre ospiti di eccezione: l’ex campione Nba Linton Johnson, lo Spiderman amato dai bambini degli ospedali italiani Mattia Villardita e Mamadou Kouassi, l’ivoriano, ormai casertano d’adozione, che ha ispirato la storia raccontata dal pluripremiato film di Matteo Garrone “Io capitano”.
La kermesse, organizzata da Caritas diocesana di Caserta e Unicef, ha coinvolto l’Unitalsi, la Croce Rossa Italiana, il Movimento Migranti e Rifugiati, la comunità di S. Egidio, l’Agesci, l’Anspi, il “Pulmino Sognatore”, il Fai, il Wwf, Legambiente, il Leo Club Caserta Host, la Onlus “Teniamoci per mano”, il comitato “Caserta Città di Pace”. A patrocinare l’evento, l’amministrazione comunale, che ha dato la disponibilità del Teatro “Costantino Parravano” facendo così sentire la sua vicinanza.
I giovani non sono stati soltanto spettatori dell’evento ma anche protagonisti: a condurre dal palco sono stati infatti tre studenti del liceo classico “P. Giannone”, che nell’aprire la kermesse hanno menzionato e chiamato all’appello i dodici istituti superiori presenti.
Primi a salire sul palco, in ordine di scaletta, la presidente dell’Unicef di Caserta Lia Pannitti e don Antimo Vigliotta, direttore della Caritas diocesana, portavoce del messaggio di vicinanza del vescovo Pietro Lagnese, che hanno raccontato come sia nata l’idea di questa giornata «per avvicinare i giovani al mondo del volontariato, che è un percorso – ha spiegato la docente – che si annida nel cuore per tutta la vita» e che, ha fatto eco il direttore Caritas, «vuole essere un momento per farci comprendere la bellezza di far bene il bene, che aiuta gli altri ma soprattutto noi».
A seguire, la proiezione di filmati-intervista con cui tutte le associazioni presenti hanno illustrato, per bocca dei giovani volontari, la loro missione sul territorio, le parole d’ordine e le coordinate per incontrarle.
Grande lo spessore umano e il contributo fornito dagli ospiti intervenuti. Il primo a salire sul palco è stato il campione di basket Linton Johnson, che ha ricordato ai ragazzi la grande opportunità che hanno in questo momento della loro vita: «Voi giovani avete più domani davanti a voi e quindi più tempo per sbagliare e ricominciare.
Ai ragazzi che si sono resi disponibili, anche la possibilità di sfidare sul palco il grande campione Nba in una gara di tiri liberi con in palio maglie e gadget delle varie associazioni.
Secondo ospite d’eccezione, lo Spiderman amato dai bambini degli ospedali italiani Mattia Villardita, che ha raccontato la sua storia tra commozione e ammirazione dei presenti: «La mia missione nasce dal sogno di un bambino ricoverato in ospedale a Genova che aspettava dalla finestra il suo supereroe preferito.
Di nuovo i ragazzi delle scuole protagonisti dal palco hanno posto domande a Mattia, che ha proseguito entrando nel vivo della sua missione: «I bambini tra i tre e gli otto anni – ha spiegato – credono che tu sia realmente Spiderman e questo richiede una attenta preparazione fisica e mentale sul personaggio che interpreto. Ma quando una signora di 65 anni chiede di incontrarmi, allora comprendo che il segreto della vita sta anche nel non spegnere mai il bambino che è dentro di noi, imparando a rallentare e abbondonare quel senso di immortalità illusorio che la vita a volte ci consegna ricordando che ciò che bisogna imparare a fare è amare la nostra unicità e non la perfezione, che non esiste». Un messaggio anche per i docenti, tanti, presenti in aula: «La scuola ha bisogno di più professori e di meno posti fissi, uomini e donne che insegnino e pratichino l’arte dell’ascolto, insegnando l’amore per la cultura, i viaggi, le persone».
Ultimo, ma solo in ordine di scaletta, l’ivoriano-casertano Mamadou Kouassi, la cui storia ha ispirato il film “Io Capitano” di Matteo Garrone, che ha ricordato ai ragazzi come
Questo è quello che ogni giorno facciamo e insegniamo a fare con il Movimento dei Rifugiati perché il volontariato, ogni forma di volontariato organizzato e spontaneo, rompe le barriere del razzismo e combatte una cultura politica fondata sulla paura e la chiusura».
Hanno lavorato dietro le quinte per la buona riuscita dell’evento: Michele Casella, docente del Liceo Classico Giannone, e Rosalia Carfora, tra i responsabili del progetto YOUngCaritas.
Aggiornato il 27/05/24 alle ore 21:23