Il gesto che coinvolge

L'amore condiviso apre la nostra esistenza a nuovi orizzonti

Foto di Jan Canty su Unsplash

Siamo fatti di relazione, caratterizzati dal profondo desiderio di essere felici e di abitare quei contesti nei quali possiamo vivere serenamente con noi stessi e con il nostro prossimo. È questa, in estrema sintesi, l’esperienza che definisce ogni essere umano, la dimensione che attraversa l’esistenza di ogni persona.

Una consapevolezza che, pur semplicissima e ampiamente assunta nella concezione comune, si stabilisce come perenne cammino da compiere, ricerca quotidiana e costante della personale realizzazione alla quale ciascuno tende.

Come i discepoli di Emmaus, è solo il riconoscimento dell’amore condiviso che chiarisce il senso della nostra vocazione e dischiude l’esistenza a nuovi orizzonti. «Cuori ardenti e piedi in cammino», dunque, quale manifesto di ogni agire: è la passione che ci muove, la certezza che quanto stiamo concretamente vivendo è in grado di esprimere quell’amore che ci abita, ci spinge e ci rende profondamente felici.

In questa prospettiva, riconosciamo che il gesto che conta è quello che coinvolge, che invita a fare la propria parte perché cambi l’intera società. Significa essere sul versante della giustizia, della pace, della liberazione, della solidarietà e del bene comune e rilanciare queste dimensioni, perché diventino patrimonio di tutta la comunità.

*direttore di Caritas Italiana

Archivio blog “Testimoni della carità”

Aggiornato il 29/08/24 alle ore 10:09