Libri di confine, immagini dal Ghetto
LIBRI PER RAGAZZI. “Sguardi al confine”,
prima a Milano poi a Brescia
Fino al 4 dicembre alla Libreria dei Ragazzi di Milano è aperta la mostra interattiva per bambini e adulti Sguardi al confine. I 130 libri “opere d’arte” che costituiscono il percorso espositivo sono frutto di un’attenta selezione operata dai librai fra migliaia di proposte editoriali per ragazzi. I testi selezionati per la mostra sono suddivisi in sei aree tematiche, con l’obiettivo di accompagnare i visitatori sul filo del confine che ci separa dall’altro, per esplorare e riflettere su tutte le forme che quel confine può assumere: differenze linguistiche e culturali, incapacità di esprimersi e mancanza di dialogo, distanze generazionali, diversi modi di pensare, fino ai propri muri interiori. Accompagnati da un libraio-guida, è possibile immergersi in un percorso di dialogo con le storie: saranno proprio i libri esposti a fornire indicazioni per trovare le risposte. Poi, dal 15 gennaio al 30 aprile 2022, la mostra raddoppia: sarà alla Libreria dei Ragazzi di Brescia.
EDUCAZIONE. Concorso letterario per insegnanti ed educatori
L’Ente cooperativo gestione servizi educativi e scolastici scrl, in collaborazione con l’Associazione italiana maestri cattolici (Aimc), ha organizzato Ci racconti una storia?, concorso letterario che ha l’intento di valorizzare e incrementare la professionalità del personale scolastico.
Possono partecipare insegnanti di ogni ordine e grado della scuola e in quiescenza, soprattutto coloro che amano rivolgersi ai propri alunni e studenti leggendo e raccontando storie, per far crescere la sensibilità del loro animo nell’incontrare i coetanei, nel vivere con responsabilità e fraternità le relazioni sociali e nell’abitare la terra con rispetto per la salvaguardia della natura e dell’ambiente. Il concorso scade il 30 aprile 2022.
I lavori dovranno essere inviati via email a ecogeses@pec.it. Per informazioni scrivere a cooperativaecogeses@gmail.com
TEATRO. “Il colloquio”, vite sospese tra il carcere e il “fuori”
Il teatro PimOff, periferia sud di Milano, ospiterà per la prima volta – il 15 e 16 dicembre 2021 – il Collettivo LunAzione, attivo a Napoli dal 2014, il cui teatro si confronta con molti temi sociali, tra cui i problemi del sistema carcerario italiano. Lo spettacolo Il colloquio, Premio Scenario Periferie 2019, prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti nel carcere di Poggioreale. Tre donne, tra tante persone in coda, attendono stancamente l’inizio degli incontri con i detenuti. Portano oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta: in maniera differente, ognuna di loro desidera l’accesso a quel luogo all’interno del quale è custodito un legame importante. Le tre donne si fanno carico delle vite dentro; nelle esistenze di chi attende fuori, la detenzione è una fatalità – come la morte – che deturpa l’animo. Il testo presenta un’analisi attenta del contesto sociale che ruota attorno al carcere, con uno sguardo acuto e toni drammatici, ma anche tante risate, dolci e amare.
CINEMA. Antigone ai giorni nostri, il conflitto divampa ai margini
La tragedia è greca, la regista canadese. Antigone è un film di Sophie Deraspe, giunta alla sua opera quinta; la pellicola è del 2019 ma è arrivata nelle sale italiane in questi giorni, a novembre 2021. Si tratta di una moderna rivisitazione del testo di Sofocle, ispirata a un fatto di cronaca in cui si sviluppa uno scontro di forze sociali in un contesto di marginalità sociale. Antigone è una giovanissima donna algerina, che quando perde i genitori va a vivere in Canada coi fratelli e la nonna. Vivono a Montréal e sono integrati nella società occidentale. Integrati ma poveri: la vita da immigrati è durissima. Gli scontri con la polizia possono diventare pericolosi. E così sarà.
In un incidente fortuito con la polizia, uno dei fratelli di Antigone muore e l’altro viene arrestato quando aggredisce l’agente che ha sparato per sbaglio al fratello. È qui che Antigone diventa Antigone e si sostituisce al fratello in carcere, fomentando la rivolta insieme alle sue compagne, sorretta dall’indignazione e dalla rabbia per l’ingiustizia che ha subito. Finisce in carcere, dove le compagne la seguono nella sua battaglia, che viene presa ad esempio anche fuori, dall’opinione pubblica e soprattutto dai giovani. Fautrice del conflitto, Antigone dovrà guidarlo, e in qualche modo anche contenerlo.
DOCUMENTARI. Una città divisa, Varsavia ai tempi del ghetto
Ha vinto il Calvert Journal Film Festival, prestigiosa rassegna creata da una fondazione britannica che si occupa di Europa dell’est, nella sezione documentari 2021. Warsaw. A City Divided (Varsavia. Una città divisa), di Eric Bednarski, ha convinto la giuria con la sua capacità di contestualizzare rari filmati d’archivio del ghetto ebraico di Varsavia in un racconto impreziosito da testimonianze personali odierne dei sopravvissuti.
In particolare, il regista ha avuto a disposizione una straordinaria pellicola d’epoca 8 millimetri, di 10 minuti circa, girata da un regista dilettante polacco su entrambi i lati delle mura del ghetto costruito dai nazisti nella capitale polacca e mai mostrata prima. Nel documentario, come detto, i sopravvissuti e i testimoni del ghetto propongono i loro terribili ricordi, mentre la mano sapiente del regista mostra architetti e storici urbani che documentano la “distruzione nazista di una capitale europea”.