Migranti: un cammino da fare insieme

Nonostante certa narrazione mediatica, la maggior parte della migrazione nel mondo è regolare e sicura

È continuo e inarrestabile l’incremento del numero di migranti e rifugiati a livello globale. Nel messaggio per la Giornata del Migrante e del Rifugiato di quest’anno “Dio cammina con il suo popolo”, che si celebrerà il prossimo 29 settembre, Papa Francesco richiama le immagini dell’Esodo per descrivere questo crescente flusso di uomini, donne e bambini che si spostano da una parte all’altra del pianeta. I migranti «come il popolo d’Israele al tempo di Mosè (…) fuggono da situazioni di oppressione e sopruso, di insicurezza e discriminazione, di mancanza di prospettive di sviluppo».

È una condizione preoccupante, a tratti drammatica, fotografata anche dall’annuale rapporto dell’OIM, l’agenzia Onu per i migranti, presentato a maggio di quest’anno. Il World Migration Report (scarica la versione integrale in lingua inglese) ci restituisce un quadro multiforme dove convivono aspetti certamente critici, legati alle difficili condizioni in cui sono costrette milioni di persone che cercano di lasciare il proprio Paese, ma al contempo riporta la presenza di segnali decisamente positivi, come l’incremento delle rimesse, il denaro inviato dagli immigranti nei propri Paesi di origine.

Attualmente sono circa 281 milioni i migranti internazionali, a cui è necessario aggiungere 117 milioni di persone in movimento a causa di conflitti, violenze, disastri naturali (dati OIM).

Dal 2000 al 2020 l’Asia ha registrato una crescita esponenziale del numero di migranti internazionali con circa 37 milioni di persone, seguita dall’Europa con un aumento di 30 milioni di migranti internazionali, 18 milioni in Nord America e 10 milioni in Africa. Si tratta di numeri che rapportati alla popolazione mondiale rappresentano ancora una percentuale molto ridotta, eppure capace di condizionare le agende di molti Paesi, le cui politiche sono sempre più orientate alla chiusura delle frontiere.

Come ricordato, a fronte delle grandi difficoltà che i migranti, soprattutto quelli forzati, sono costretti a vivere per lasciare i loro Paesi e per integrarsi correttamente nei contesti di destinazione, il WMR non manca di sottolineare che la migrazione internazionale continua a essere anche uno straordinario motore dello sviluppo umano e della crescita economica. Ne sia testimonianza l’aumento di oltre il 650% delle rimesse internazionali dal 2000 al 2022, passate da 128 miliardi di dollari a 831 miliardi di dollari.

Il denaro inviato dai migranti supera gli investimenti esteri nel promuovere il PIL dei Paesi in via di sviluppo.

È necessario, dunque, demistificare la complessità delle migrazioni in quanto la realtà è molto più sfumata rispetto a quanto ci restituisce la comunicazione mainstream. La maggior parte della migrazione nel mondo è regolare, sicura e si sviluppa a livello regionale. Tuttavia, la narrazione è esclusivamente schiacciata sulla dimensione più drammatica del fenomeno, condizionando negativamente la percezione dell’opinione pubblica e alimentando politiche migratorie restrittive.

È in questa immagine, fatta di luci e ombre, che si inserisce la riflessione di Francesco che invita ognuno di noi a camminare insieme a «coloro che hanno dovuto abbandonare la loro terra in cerca di condizioni di vita degne. Sentiamoci in cammino insieme a loro, facciamo sinodo insieme».

29 settembre 2024 | Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato | “Dio cammina con il suo popolo”

Aggiornato il 24/09/24 alle ore 12:41