“Scarp de’ tenis”: crescono le redazioni locali
A sinistra: al lavoro in redazione (foto Agensir). A destra: le 20 città con le redazioni locali
Caritas Italiana, come già avvenuto in passato, ha deciso di investire nel finanziamento dell’apertura di nuovi “punti vendita” di “Scarp de’ tenis”, il giornale della strada della Caritas Ambrosiana, che ha come caratteristica di essere venduto da persone in carico ai servizi per la grave emarginazione di diverse Caritas diocesane presenti nel territorio nazionale.
Le Caritas diocesane mettono anche a disposizione un comunicatore o giornalista per partecipare alla redazione nazionale della rivista, un vero e proprio “mensile delle buone notizie”, che attualmente distribuisce 150 mila copie in tutta Italia: una cifra destinata ad avvicinarsi sensibilmente a quota 200.000 dopo l’ingaggio delle nuove Caritas diocesane: Biella, Noto, Locri, Bari (che hanno già iniziato la vendita con il numero di luglio, appena uscito) e, da settembre-ottobre: Perugia, Pescara, Cuneo, Verona, Messina, Termoli, Rimini. Una rete distributiva che raggiunge ormai quasi tutte le regioni italiane, dato che le “nuove arrivate” si andranno ad aggiungere alle redazioni storiche: Milano (sede della redazione nazionale), Como, Crema, Torino, Genova, Vicenza, Venezia, Firenze, Napoli.
La situazione di vendita più diffusa, e più protetta, è quella delle parrocchie, che prevede la creazione sul territorio di una rete di parroci che si rendono disponibili ad accogliere – da un minimo di una volta all’anno fino a una volta al mese – una o più persone selezionate dalla Caritas nelle diocesi impegnate con “Scarp de’ tenis”, che si presentano a distribuire la rivista durante i fine settimana concordati dalla Caritas diocesana con ogni singolo sacerdote.
Il venditore incamera direttamente 1,20 euro dei 4,00 euro del costo della rivista, ma per il proprio collaboratore la cooperativa Oltre, società editoriale promossa dalla Caritas Ambrosiana che edita “Scarp de’ tenis” dal 1996, copre anche il costo dell’assicurazione antinfortunistica e della ritenuta d’acconto, arrivando a quasi 2 euro di redistribuzione per ognuno dei cento venditori attualmente impegnati su scala nazionale: numero, anche questo, che si prevede in costante aumento a seguito dell’ampliamento del novero delle redazioni locali.
Aggiornato il 13/07/23 alle ore 14:15