Giovani ciclisti crescono
La comunità educativa Fattoria della Carità – una delle opere segno della Caritas diocesana di Cremona – si trova in una piccola frazione di Cremona, all’interno di una canonica ristrutturata. Ospita ragazzi che vivono una particolare condizione di vulnerabilità; con famiglie distanti o nuclei familiari fragili o temporaneamente incapaci di assolvere le proprie responsabilità. È pensata come un luogo che possa essere d’ispirazione al cambiamento. | Mattia Ferrari, educatore della Fattoria della Carità, ha scoperto la bici da grande, otto anni fa. Da allora, come spesso accade quando si sale in sella, non è voluto più scendere. E ne ha fatto uno strumento di socializzazione, di scoperta, di crescita. Per sé e per gli altri. Anche attraverso il progetto “Pedalando Faticando”, che parte dalla Fattoria e fa muovere i ragazzi lungo la Via Francigena. Esso invita a sfidare i confini della propria comfort zone, abbracciando l’inaspettato in sella a biciclette, con il sostegno del gruppo e degli incontri lungo il percorso. Questa avventura si trasforma in un veicolo di crescita personale, combinando teoria e pratica per radicare profondamente l’esperienza nel presente.
«Possiamo andare anche noi a Roma?». Così è stata formulata la domanda una sera di settembre mentre entravo in comunità con la bici in mano. Un ragazzo in piedi che parla a nome del gruppo. Chiedo chi sarebbero questi “noi” e dopo poco si presentano in quattro. Spiego veloce le regole del viaggio e confermano facendo sì con la testa. «Quando si parte?». Il tempo di prendere il calendario, verificare i lavori di manutenzione necessari alla bici e stabiliamo la partenza in due settimane.
L’équipe della comunità si dice d’accordo e presentiamo il viaggio al resto dei ragazzi. Il tempo di ordinare in negozio le catene, i pacchi pignoni e la centratura delle ruote e di svolgere lavori di smontaggio e pulizia di cambi e guarniture in comunità passa veloce e noi siamo lenti ma preferiamo che la cura della bici inizi prima della partenza. Purtroppo il dolore al ginocchio di Ahmed gli impedisce di partecipare ma il gruppo decide di proseguire nella volontà. Ultimo rito è la consegna dei diari di viaggio e della credenziale del pellegrino ormai in sella alle bici e si parte: buona strada.
Ascolta Mattia Ferrari che racconta pedalando le tappe della prima parte dell’itinerario:
La pedalata continua… e anche questo piccolo diario di viaggio. Tra qualche giorno, in questa pagina, altri testi, altre foto, altri contenuti audio.