Ehilapp, sette volti e tutti gli aiuti
Sette nomi e sette volti, per sette temi.
L’idea è piuttosto semplice: mettere insieme, in un unico luogo, tutte le possibilità di aiuto e sostegno che un cittadino può chiedere e ottenere. Ovviamente devono essere semplici da trovare. E a portata di mano. E allora cosa di più “a portata di mano” di un telefono?
È nata così Ehilapp, il nuovo strumento pensato e creato, in collaborazione, da Caritas e Cisl di Verona: come dice il nome, una app, di quelle che abbiamo a decine sui nostri smartphone, e che però non vuole essere “una cosa in più”, ma uno strumento che faccia ordine tra i tanti che già esistono.
«L’idea è nata due anni fa, perché volevamo risolvere un problema molto banale: ci sono molti strumenti di aiuto e di sostegno, bonus, fondi, sussidi, ma le persone che potrebbero beneficiarne non li conoscono, non sanno dove cercarli, non sanno come richiederli – racconta Barbara Simoncelli, referente dell’area Progetti e coordinamenti della Caritas diocesana di Verona –. Abbiamo pensato quindi di creare una app dove chi cerca aiuti, economici ma non solo, possa con pochi click selezionare prima qual è il suo bisogno, e poi trovare un contatto diretto per richiedere il sostegno».
Inizialmente i promotori avevano pensato di rivolgersi soprattutto a persone in forte difficoltà economica, già utenti dei vari servizi, che spesso, oltre ad avere una situazione di povertà materiale, soffrono anche una povertà culturale, e quindi fanno più fatica ad accedere alle informazioni – «chi ha meno, ha anche meno conoscenza degli strumenti», spiega Simoncelli, che è anche la responsabile del progetto Ehilà per Caritas –, ma poi l’avvento del Covid ha cambiato un po’ le esigenze.
Il lockdown ha determinato l’avvento dei ristori e dei bonus per una fascia di popolazione rimasta improvvisamente ferma, senza lavoro e con bisogno di aiuto, molto più ampia di quella a cui i centri Caritas erano abituati. «E così abbiamo rivisto la nostra app, inserendo informazioni anche su tutti i tipi di sostegni al reddito e di bonus Covid, rivolti a tutti».
Presenta 770 opportunità
Ma come funziona praticamente Ehilapp?
Quando si accede all’applicazione, ci si trova davanti a sette icone, simboleggiate da sette personaggi, ciascuna collegata a un ambito di vita. Scegliendone uno, si entra in una schermata in cui sono elencati tutti i sostegni esistenti in quell’ambito. Ad esempio, nella pagina di Bob ci sono tutti gli strumenti relativi al lavoro (si va dalla banca dati per gli sportelli stage allo strumento “cerca lavoro”, dal supporto all’impresa in difficoltà a quello specifico per il settore turistico). Monica invece propone tutti i servizi relativi a figli e famiglia, mentre Anna è il personaggio legato all’ambito salute, David ai sostegni per gli anziani, e così via.
L’elenco comprende, nella stessa pagina, tutti i sostegni esistenti, a livello comunale, regionale e nazionale. È possibile inserire i propri dati di residenza, in modo da filtrare solo il proprio comune o territorio. Al momento, a poco più di un anno dalla sua attivazione, sono quasi un migliaio gli utenti che hanno installato l’app, mentre lo strumento è arrivato a censire e presentare 770 opportunità: prevalentemente sono comunali, 77 quelle nazionali.
Nella pagina di Bob ci sono tutti gli strumenti relativi
al lavoro. Monica propone i servizi relativi a figli e famiglia, Anna è il personaggio legata all’ambito salute
Ogni strumento ha una scheda, semplice e sempre aggiornata, con la relativa scadenza e che rimanda direttamente alla pagina ufficiale specifica.
«Sembra una banalità tecnica, ma vogliamo rispondere ai problemi concreti e quotidiani – specifica Barbara Simoncelli –. Ai nostri centri di ascolto arrivano persone che sanno che esiste un certo tipo di bonus, ma poi non trovano la pagina internet da cui devono richiederlo. Spesso è farraginoso cercare le informazioni corrette, capire la fonte precisa, trovare le scadenze per richiederle… a volte è difficile anche per i nostri operatori. Le schede di Ehilapp invece rimandano direttamente alla pagina precisa».
O ancora, a volte chi chiede un tipo di aiuto non sa di poter avere diritto anche a un altro simile: «Ad esempio, alcune famiglie che accedono agli “Empori della solidarietà” non sapevano di poter usufruire anche del bonus alimenti del proprio comune». E anche in questo caso l’app fornisce utili informazioni.
Utile a tutti i cittadini
Gli ideatori hanno pensato che lo strumento potesse servire non solo ai cittadini in difficoltà, ma anche agli stessi operatori degli sportelli. E in effetti lo strumento – completo, sintetico, veloce –ha dato presto i suoi frutti.
«Mariella, una utente dei nostri centri, ad esempio è riuscita a richiedere il bonus affitti attraverso l’app, guidata dai volontari del centro di ascolto – racconta ancora Barbara Simoncelli –. Non è un caso raro: spesso i volontari devono aiutare gli utenti fin dai primissimi passaggi, a partire dalla necessità di scaricare l’app, e magari liberare spazio nel telefono».
Attualmente dall’app c’è anche la possibilità di richiedere l’aiuto di un’operatrice – vera e reale –, che si occupa anche dell’aggiornamento dei dati e delle informazioni presenti. «Ma tra gli utenti non ci sono solo le persone già abituate a chiedere aiuto alla Caritas: il fatto di aver inserito tutti i tipi di opportunità, incluse attività per il tempo libero gratuite e a basso costo, o aiuti non necessariamente di tipo economico, ha spinto molti giovani a fruire dell’app. Speriamo sia davvero un servizio che prenda sempre più piede, in modo da essere utile a tutti, a 360 gradi».
Aggiornato il 04/10/21 alle ore 11:56