Graziella, l’eccellenza e il martirio
Ventisei anni fa, il 22 ottobre 1995, veniva uccisa in Somalia Graziella Fumagalli, medico e capo progetto di Caritas Italiana, coordinatrice del centro anti-tubercolosi di Merca. Graziella veniva da un paese della Brianza lecchese, ed era giunta in Africa – suo sogno sin da ragazza – a 45 anni, dopo un lungo percorso di preparazione umana e professionale.
Vi rimarrà per soli 6 anni, servendo nell’ambito di tre progetti in Guinea Bissau, Mozambico e poi appunto Somalia. Qui, per conto di Caritas, porterà il centro antitubercolare aperto da Annalena Tonelli a livelli di eccellenza, tanto da essere indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come modello per la cura della tubercolosi in Africa.
Ma la sua gestione imparziale del centro, in un paese in frantumi a causa della guerra civile, la porterà a dare la vita, nella Giornata missionaria mondiale: una testimonianza, «nella linea del martirio», pienamente evangelica, che Caritas non ha mai dimenticato. Ed esattamente un anno fa, nel 25° della scomparsa, ha riproposto con un dossier e un webinar sulla situazione della Somalia, e altre iniziative.
Alla storia e al sacrificio di Graziella erano stati dedicati, negli anni precedenti, anche un libro e un audiolibro.
Aggiornato il 22/10/21 alle ore 18:48