Europa, non tradirti: stop ai respingimenti!
«Le tensioni geopolitiche non dovrebbero essere un pretesto per lasciar morire le persone che cercano di attraversare un confine, o per sottrarsi alle responsabilità di garantire il diritto d’asilo». E, di conseguenza, «la Commissione europea dovrebbe (…) garantire il rispetto delle sue procedure legislative in materia di asilo, (…) oltre che condizioni di accoglienza adeguate. Costruire muri costosi non è conforme ai valori dell’Ue, né dovrebbe essere approvato dalle istituzioni dell’Ue come risposta».
Caritas Europa si è espressa in maniera netta (vedi documento originale scaricabile a fianco) rispetto alla crisi umanitaria che si è aperta da settimane al confine tra Bielorussia e Polonia, di cui sono vittime migliaia di migranti, per lo più mediorientali. Caritas Italiana si associa a questa posizione, sintetizzata e commentata nel contributo audio da Laura Stopponi, responsabile dell’Ufficio Europa dell’organismo pastorale Cei.
Anche Caritas Polonia, in un comunicato stampa, e la Chiesa e la Caritas di Bielorussia hanno preso posizione sulla vicenda.
Caritas Italiana ha a sua volta approfondito l’argomento in un comunicato stampa e in un dossier di recente pubblicazione. Sta inoltre finanziando interventi d’urgenza a favore dei migranti intrappolati al confine tra i due paesi dell’Europa centro-orientale, e di tutti i migranti bloccati lungo le rotte migratorie europee, in collaborazione con le Caritas dei paesi coinvolti.
Aggiornato il 06/05/23 alle ore 11:00