Pubblicato il 12° Rapporto del Gruppo CRC
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Giovedì 7 luglio si è tenuta la Presentazione del 12° Rapporto del Gruppo CRC (Gruppo di lavoro sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza), impegnato da oltre 20 anni a monitorare l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia. Alla stesura del testo hanno contribuito 156 operatori in rappresentanza delle oltre 100 associazioni del Gruppo CRC, fra cui Caritas Italiana, mettendo in luce criticità e punti di forza della condizione dei minorenni nel nostro Paese.
Il rapporto 2022 arriva nel 31° anniversario della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia, e a distanza di quasi due anni dal precedente: un lasso di tempo durante il quale sono intervenuti eventi che hanno suscitato scenari e difficoltà nuove: soprattutto la pandemia da COVID-19, prima, e il conflitto in Ucraina, poi, hanno avuto e avranno un impatto enorme sulle generazioni presenti e future. Famiglie, Scuola, Servizi stanno vivendo un affaticamento che mette in luce la necessità di un supporto e di un investimento ormai non più rinviabili.
Povertà minorile, denatalità e cambiamenti climatici sono fenomeni che il Gruppo CRC continua a monitorare con crescente preoccupazione alla luce dei dati disponibili che mostrano come le misure sinora adottate non siano sufficienti e non abbiano generato l’impatto sperato.
La povertà minorile rimane in particolare la grande sfida da affrontare: i minorenni in condizioni di povertà assoluta, complice lo scenario pandemico e le relative conseguenze sul piano sociale, secondo i dati pubblicati da ISTAT riferiti all’anno 2021, sono 1.382.000, pari al 14,2%. L’incremento di 10 punti percentuali in poco più di 10 anni, sottolinea i limiti del quadro di misure e interventi che si sono susseguiti, scontando un grave ritardo iniziale.
Si tratta tuttavia anche di un periodo di grandi opportunità perché finalmente l’infanzia e l’adolescenza sono entrate con maggior attenzione nell’agenda politica, anche grazie al ruolo del Terzo Settore e del Gruppo CRC: oggi nel dibattito pubblico si parla in maniera più strutturata di accoglienza nelle emergenze, di servizi educativi per la prima infanzia, di scuola, di salute mentale, di disabilità e benessere dei più giovani. A livello nazionale, nel 2022 è terminato l’iter di adozione del 5° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (c.d. Piano Infanzia) e a fine marzo è stato inviato alla Commissione Europea il Piano d’Attuazione Nazionale della Garanzia Europea per l’Infanzia (PANGI).
Il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, che per il Gruppo CRC ha presentato alla ministra per le Politiche della famiglia, on. Elena Bonetti il Rapporto, sottolinea: «Oggi nel dibattito pubblico abbiamo una ricchezza di strumenti programmatori per mettere nell’agenda del paese il tema della povertà dei bambini in modo più strutturato, multilivello. Adesso occorre dare concretezza alle priorità emerse e alle azioni previste, organizzando, coordinando e monitorando la messa a disposizione di risorse adeguate».