Giovani per il bene comune

Anche nel tumulto del nostro tempo, la domanda di Gesù nel Vangelo di Giovanni, «Che cosa cercate?» (1,38), ci raggiunge e ci invita a percorrere un viaggio interiore alla scoperta di quello che conta nella vita.

In questo contesto, i giovani possono riconoscere nel servizio gratuito, dimensione fondante il cammino della Caritas, quella palestra di vita dove le domande fondamentali trovano risposta nel dono di sé agli altri. Infatti, è nella possibilità che diamo a noi stessi di andare incontro all’altro che esprimiamo pienamente noi stessi e riconosciamo l’essenza della felicità.

Grazie ai dati raccolti nel corso del 2023, in occasione della prima rilevazione sul volontariato Caritas in Italia, è possibile fare riferimento a qualche dato: sono 13.732 i giovani tra 16 e 34 anni che hanno scelto di impegnarsi in questa attività, dimostrando di non essere disinteressati ai problemi sociali, ma attivamente coinvolti e desiderosi di contribuire al bene comune.

Risposte vive alle domande che pone il nostro tempo sono, infatti, i ragazzi e le ragazze del Servizio civile, del progetto “Mi sta a cuore”, dell’Anno di volontariato sociale, i volontari internazionali, i Corpi civili di pace, i Caschi bianchi. Si tratta di opportunità che invitano i giovani ad abbracciare una visione di solidarietà e fraternità universale, a partire dai più poveri. Così il volontariato diventa anche uno strumento per essere, concretamente, artigiani di pace.

*direttore di Caritas Italiana

Archivio blog “Testimoni della carità”

Aggiornato il 24/07/24 alle ore 15:33