Con i droni il sogno vola alto
Credere in un sogno fino a realizzarlo è possibile. Se però sei giovanissimo in uno dei territori più poveri d’Italia, desideri un’attività in proprio e non hai le risorse necessarie, le probabilità si azzerano. Ma Simone Lixi, 24enne di San Gavino Monreale, pianura del Campidano, Sud Sardegna, animato da una forte passione per i droni, alla fine è riuscito a crearsi un’impresa così come la immaginava.
«Mi sono appassionato ai droni quando frequentavo le scuole superiori grazie a un corso extracurricolare organizzato dal liceo Marconi-Lussu della mia città – racconta Simone –. Dopo il diploma ho seguito un corso regionale e ho continuato ad affinare le competenze: con il drone posso raccogliere immagini da prospettive uniche, documentare, osservare grandi spazi, avere la sensazione di spiccare il volo. Ho scelto di specializzarmi nel campo dell’archeologia e di imparare a creare modelli 3D e mappe in scala».
Sapeva che le cose non sarebbero state facili: «Servono un bel po’ di soldi per avviare un’attività del genere. Ho mandato una serie infinita di curriculum. Poi, un giorno, ho visto un post della Caritas diocesana di Ales-Terralba sul bando “Cre@ttività” di Caritas Italiana per il finanziamento di 25 idee imprenditoriali di giovani di tutta Italia. Ho proposto la mia idea ed è piaciuta. Sono stato affiancato per l’iter procedurale da Valentina Mamusa dello sportello orientamento della Caritas diocesana e sostenuto da Francesca Zaccheddu, animatrice del Progetto Policoro di Ales-Terralba.
Caritas Italiana ha finanziato il mio progetto con un contributo a fondo perduto per i due terzi delle spese. Per la parte mancante mi è stata di grande aiuto la Caritas diocesana, che ha fatto da garante con la Banca di Arborea con la quale hanno una convenzione, aiutandomi così a ottenere il finanziamento necessario per poter partire. Oggi sono contento e consapevole di quanto sia difficile per un giovane mettere le ali ai sogni. Però quando ami ciò che fai, una forza ti spinge ad andare avanti e chiedere sostegno e fiducia».
Realizza servizi professionali di riprese aeree, ispezioni di aree difficili da raggiungere, rilevamenti ambientali, riprese di eventi, fotogrammetria georeferenziata e molto altro. Lavora per attività culturali e legate al turismo per soddisfare richieste da aziende e istituzioni.
«L’apertura della mia attività è stata davvero un traguardo che mi sembrava impossibile da raggiungere. Durante questi quattro anni di studio intenso e di giuste occasioni per arrivare dove sono oggi mi sono sentito emozionato, incoraggiato, qualche volta intimorito ma ricco di idee. Gli amici mi hanno sempre sostenuto; due amici in particolare mi hanno aiutato con i social. I miei familiari erano preoccupati per una scelta ritenuta singolare, ma non mi hanno mai ostacolato. Alla fine ha prevalso la loro fiducia in me e li ho sentiti vicini».
Nella sua nuova esperienza di vita il sostegno della Caritas è stato importante. «Durante la pandemia ho fatto una bella esperienza di volontariato e toccato con mano il conforto di un’attenzione, capito davvero quanto la Caritas sia vicina alle persone. Sostiene anche i giovani e dà loro opportunità nuove.
Sul futuro Simone ha le idee chiare: «Vorrei studiare ancora e specializzarmi con nuovi droni, ma lo farò un passo alla volta. Mi rivedo molto nei ragazzi confusi e disorientati. Eppure bisogna sempre tenere gli occhi aperti perché magari una bella occasione è dietro l’angolo».
Aggiornato il 18/09/24 alle ore 13:22