Casa Mehari: l’inclusione che genera speranza

Il 28 ed il 29 aprile, la Chiesa celebra il Giubileo delle persone con disabilità e dei loro accompagnatori, un’occasione unica per vivere la fede e la speranza nel segno dell’attenzione alla diversità e all’accoglienza, con percorsi giubilari accessibili e momenti di spiritualità, attività pastorali, sportive e di spettacolo più inclusivi.
Abbiamo scelto di raccontare l’esperienza della Caritas diocesana di Pozzuoli ed il progetto “Liberi di crescere“, realizzato grazie ai fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica: dare voce alle persone con disabilità, che hanno così la possibilità di ricoprire un ruolo attivo all’interno di una comunità socializzando, studiando o lavorando.
I ragazzi del progetto “Liberi di crescere” svolgono le loro attività nel comune di Quarto, a casa Mehari, un bene confiscato alla criminalità nel 2022 che ospita un gruppo di associazioni che propongono iniziative sociali e culturali. Tra queste, “La Bottega dei Semplici Pensieri“, un’associazione di volontariato costituita dai familiari di ragazzi disabili nel 2011, che promuove, attraverso il laboratorio di ceramica, un percorso di creatività e conoscenza, in cui sviluppare abilità manuali anche in chiave terapeutica. Ogni iniziativa è pensata per accompagnare i ragazzi verso un futuro in cui possano esprimere il proprio potenziale senza barriere e senza limitazioni.

L’inclusione sociale non può fermarsi alla formazione: deve trasformarsi in opportunità di lavoro concrete. Per questo, nel 2019 nasce la Cooperativa Sociale “La Quercia Rossa“, il naturale proseguimento del percorso avviato dalla Bottega dei Semplici Pensieri.
Elvira Carrabba, presidente della cooperativa, si occupa d’inserire i ragazzi dell’associazione nel mondo del lavoro. Elvira ci racconta il piacere di stare a contatto con i ragazzi, di vederli impegnati nelle varie attività e constatare la loro crescita personale e il miglioramento della abilità di ciascuno. Tra questi ragazzi nascono delle vere e proprie amicizie, si percepisce infatti uno spirito di gruppo spesso poco frequente nei giovani al giorno d’oggi.
Un altro progetto portato avanti dall’associazione “La Bottega dei Semplici Pensieri” e sostenuto dalla Caritas diocesana di Pozzuoli con il contributo dello chef Gennaro Esposito ha visto la realizzazione di una cucina professionale a Casa Mehari. A preparare i pasti ci sono ragazzi con sindrome di Down e altri disturbi cognitivi.

Questi progetti testimoniano che l’inclusione è un valore che può e deve generare economia sostenibile, una risposta concreta al bisogno di autonomia e indipendenza delle persone con disabilità. L’autonomia non è solo una questione pratica, ma è un diritto che restituisce dignità, sicurezza e fiducia.
Aggiornato il 24/04/25 alle ore 13:54