Un’alleanza tra l’umanità e il pianeta
Cresce l’eco mediatica di Caronte con immagini di città deserte, turisti stremati, ricerca spasmodica di un po’ di refrigerio. Ma la terra ferita grida ogni giorno in modo sempre più assordante: caldo record, inondazioni catastrofiche, incendi distruttivi, innalzamento dei mari, siccità.
Al di là dell’impatto dovuto a questi eventi estremi e devastanti ci sono trasformazioni più lente, ma inesorabili. È difficile fare previsioni sulle effettive conseguenze di fenomeni di questa portata, ma di sicuro saranno le persone povere a soffrire di più dei cambiamenti in atto, e a trovare le maggiori difficoltà nell’adattarsi alle nuove condizioni.
Tutto è collegato, ci ricorda papa Francesco. E aggiunge: «il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta… Gli effetti più gravi di tutte le aggressioni ambientali li subisce la gente più povera» (LS 48).
Occorre allora una grande alleanza tra l’umanità e il pianeta e l’impegno di ognuno per salvaguardare la nostra casa comune, lottare contro povertà e diseguaglianza, restituire la dignità a tutte le donne e gli uomini, a partire dai più vulnerabili.